Le sei mogli di Enrico VIII

Enrico VIII, re d'Inghilterra della casata Tudor, nacque a Londra il 28 giugno 1491, secondo figlio di Enrico VII ed Elisabetta di York. Salì al trono il 21 aprile del 1509. Fu cultore di musica e poesia. Per le sue posizioni antiluterane e filopapali ebbe inizialmente il titolo di defensor fidei, "difensore della fede".

L'11 giugno 1509 Enrico VIII sposa Caterina d'Aragona. Figlia di Isabella e Ferdinando di Spagna, fu regina dal 1509 al 1533. Caterina rimasta vedova a sedici anni del fratello di Enrico VIII, divenne poi la prima moglie di quest'ultimo. Quattro dei suoi figli, di cui due maschi, nacquero morti o morirono dopo pochi giorni; sopravvisse solo Maria (futura Maria I Tudor). Questa catena di disgrazie convinse Enrico VIII che non avrebbe mai avuto un erede maschio da un matrimonio che ormai riteneva "maledetto". Enrico VIII chiese allora al papa Clemente VII di annullare il matrimonio con Caterina. Nonostante le motivazioni addotte, il papa riteneva il divorzio con Caterina d'Aragona impossibile, perché l'imperatore Carlo V d'Asburgo era nipote di Caterina ed egli non voleva renderselo nemico. Allora Enrico VIII cominciò a esercitare pressioni sul papa, arrivando alla sopressione dell'indipendenza degli ecclesiastici inglesi e arrogandosi il diritto di nominare i vescovi. Nel gennaio del 1533 Enrico VIII sposò la sua seconda moglie Anna Bolena e nel maggio dello stesso anno il precedente matrimonio con Caterina d'Aragona fu dichiarato ufficialmente nullo dall'arcivescovo di Canterbury. Enrico VIII venne scomunicato. Il re rispose allora con l'Atto di supremazia, che lo dichiarava unico capo della Chiesa d'Inghilterra (che venne chiamata Chiesa anglicana). Chi rifiutò di accettare con giuramento il provvedimento e di riconoscere il nuovo matrimonio del re con il relativo ordine di successione al trono, fu considerato reo di alto tradimento e punito con la morte (tra questi: il cardinale Thomas Wolsey, l'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer e Thomas Cromwell). Lo scisma era ormai compiuto. Anna Bolena fu regina dal 1533 al 1536. Giovane dama di corte, fu madre di Elisabetta I. Caduta in disgrazia per aver generato una bambina e accusata di adulterio, Anna Bolena fu fatta decapitare assieme al presunto amante (19 maggio 1536). Con lei furono mandati a morte anche molti dei suoi familiari. Ad Anna Bolena seguirono altre quattro mogli. La terza fu Jane Seymour. Fu regina dal 1536 al 1537. Anch'essa dama di corte, si sospettò che avesse tramato con Enrico VIII per costruire false accuse contro Anna Bolena. Diede al re un maschio, il futuro Edoardo VI, ma morì di parto. La quarta moglie fu Anna di Clèves. Fu regina dal gennaio al luglio del 1540. Principessa tedesca; non conosceva una parola d'inglese; divenne subito odiosa al re e fu ripudiata dopo pochi mesi. Non generò figli. La quinta moglie fu Caterina Howard. Fu regina dal 1540 al 1542. Adolescente, damigella di corte e cugina di Anna Bolena. Sospettata anche lei di adulterio, fu condannata al patibolo con tutti i suoi congiunti. La sesta moglie fu Caterina Parr. Fu regina dal 1543 al 1547. Altra dama di corte, ma questa volta più matura (aveva trent'anni). Due volte vedova e avezza al comando. Fu una moglie arguta, sensibile, posata e una matrigna affettuosa per i tre figli di Enrico VIII, ormai prossimo alla morte e sempre più intrattabile. Alla morte di Enrico VIII (28 gennaio 1547) Caterina Parr sposa Thomas Seymour, fratello di Jane Saymour (era stata la terza moglie di Enrico VIII). Il 30 agosto Caterina partorisce la sua unica figlia, Mary, e pochi giorni dopo, il 5 settembre 1548, Caterina Parr muore. Riguardo la bambina, Mary, dopo che ebbe compiuto due anni non si seppe più nulla di lei, probabilmente morì, poco dopo aver compiuto il secondo anno di età.

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